LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Darlin’ : La Spiritualità del Cambiamento [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“Trovata in un ospedale cattolico in condizioni terribili, l’adolescente selvaggia Darlin’ viene portata in una casa di cura gestita dal Vescovo e dalle sue devote suore, dove dovrà essere riabilitata e trasformata in una “brava ragazza” come esempio del miracoloso lavoro della Chiesa. Ma Darlin’ ha un segreto più oscuro dei “peccati” con cui viene minacciata e non è da sola. La donna che l’ha cresciuta, ugualmente feroce e selvaggia, è sempre presente nell’oscurità della psiche di Darlin’ ed è determinata ad aiutarla, non importa chi cerchi di intralciarla.”

Pollyanna McIntosh, in doppia veste di Regista e Attrice (nota anche per il suo ruolo nelle stagioni di The Walking Dead) mette in scena un Horror Psicologico di fortissimo impatto visivo. Un film atipico per certi frangenti, capace di scuotere la mente dello spettatore e portarlo dentro una terra di confine pregna di fango e peccato, una pellicola che dà, al pensiero, un motivo valido di ragionamento attraverso una caratterizzazione del male esposta sotto diverse vedute, gridando in faccia ad una società corrotta dal potere e dai falsi abiti. Le dinamiche di narrazione sono messe sotto una luce perennemente triste anche quando la violenza prende le redini, spingendo il piede sull’acceleratore. La bellissima
Lauryn Canny si cala nel ruolo di “traghettatrice oscura” con fare deciso e sicuro nonostante la giovanissima età, mantenendo sempre vivo il racconto e portandolo verso la direzione da Lei stabilita. Un aspetto da non sottovalutare quando l’intera struttura viene totalmente affidata ad un singolo pilastro portante; si perchè nonostante le varie presenze che gravitano attorno ad essa, Lauryn ha il compito di illuminare la strada delle vicende che si vengono a susseguire passo dopo passo: una lenta evoluzione di un personaggio perfettamente costruito sulla sua pelle. Il cambiamento e la mutazione del Male soffocato, sono la base del film e tutto viene delicatamente narrato con un minutaggio pacato ed elegante, offrendo una fotografia costantemente liscia e morbida. Non c’è spazio per inutili Jump Scare: Darlin’ offre il male incarnato dentro un reale contesto quotidiano, esponendolo al pubblico con gran sicurezza dei propri mezzi e possibilità. La pellicola non si risparmia di scene al limite dell’eccesso e non risulta anemica nei Frame dove la situazione lo richiede, creando quel grande alone Soft Splatter, non cadendo mai nel banale e, anzi, dando un senso poetico al ricco calice del Genere. Darlin’ non è un film privo di difetti e questi, purtroppo, vengono esposti da una scelta non ottimale della colonna sonora : spesso e volentieri totalmente decontestualizzata dalle scene a video. Questo aspetto risulta spesso un continuo “tira e molla” di sensi d’animo, portando lo spettatore dentro il film, nella sua forma più totale, per poi allentare la presa con eccessivi abusi di musiche completamente fuori tema. Un aspetto che, data l’altissima qualità di operato finale, non determina di certo un cattivo giudizio, tutt’altro, ma fa si che l’asticella del termometro non rimanga perennemente sulla stessa stabilità e questo potrebbe far storcere il naso ad un tipo di pubblico fin troppo esigente.

Darlin’ rimane un film di grande emotività e affronta tanti argomenti, mascherandone altri con grande sapienza e cultura : l’abbandono, i sensi di colpa, la violenza, l’abuso, la spiritualità, il cannibalismo, la redenzione, la consapevolezza, l’amicizia e tante altre profondità intellettive raccontate dentro una storia cruda ma credibile. Midnight Factory porta nel proprio archivio un prodotto esemplare, semplice nella sua struttura ma capace di trasmettere qualcosa di concreto.

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