Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“Al punto di rottura del loro matrimonio disfunzionale, Cass e Gav intraprendono un viaggio attraverso l’ex Jugoslavia nel tentativo di riparare ciò che si è inasprito. Dopo aver incontrato un misterioso abitante del posto, San Pietro, che si offre con impazienza di essere la loro guida, la coppia si imbarca in un’improvvisata spedizione turistica. Tuttavia, Cass diventa sempre più turbata dall’inquietante fissazione di San Pietro nei loro confronti, poiché presto si ritrovano intrappolati in una discesa da incubo in cui forze soprannaturali minacciano le loro vite.”
Interamente girato tra Macedonia e Serbia il regista Austin Jennings porta in scena un viaggio dentro l’incubo di natura settantiana. Il sito web ufficiale di Eight Eyes fornisce le seguenti informazioni:
“Fotografato interamente in Serbia e Macedonia e su pellicola Kodak da 16 mm, Eight Eyes attinge dal cinema di genere europeo e dai film horror americani degli anni ’70 per creare un quadro da incubo di nostalgia distorto in nuove forme folli. Ambientato tra le rovine dell’ex Jugoslavia, Eight Eyes è stato sviluppato con il contributo significativo del cast e della troupe locali del film per garantire una rappresentazione autentica dell’ambiente culturale in cui è ambientato, raramente documentato su pellicola.“